Sicuramente è una scelta impegnativa decidere a quale ente autorizzato conferire il mandato. Ognuno di noi ha le proprie esigenze, idee e priorità che devono trovare la miglior risposta nell’ente che ci farà incontrare con nostro figlio.
I parametri con cui ogni coppia di genitori fa la scelta possono riguardare aspetti più diversi: ad esempio c’è chi opta per un ente di cui ha sentito parlar bene da altri genitori adottivi, c’è chi decide per l’ente più vicino a casa per questioni logistiche, c’è chi sceglie il paese in cui vuole adottare e di conseguenza l’ente che opera in quel paese…
Tutte le motivazioni sono valide e la strada che si percorre è la nostra, unica e irripetibile. Nell’esperienza però di tante famiglie si sono evidenziati alcuni aspetti utili da tenere in considerazione nella decisione:
- Massima trasparenza sui costi! Diffidate di chi non è chiaro sui soldi. I costi da sostenere devono essere comunicati e motivati dall’ente. Dovete avere chiaro il costo dell’adozione nei vari paesi, il costo delle pratiche, delle traduzioni, dei colloqui…. L’unica cifra che dipende da voi è quella relativa al viaggio e alla permanenza nel paese di vostro figlio (cioè cambierà l’importo della spesa sostenuta a seconda che decidiate di viaggiare in economy o in business, che viviate in albergo o in una casa…)
- Il tempo dell’attesa! Dal conferimento del mandato all’abbraccio con vostro figlio passerà del tempo prezioso. Solitamente è un tempo più o meno lungo, che sembra non passare mai. Chiedete cosa viene organizzato, se ci sono proposte per le coppie in attesa. Essere lasciati soli, dover chiedere ogni tanto aggiornamenti, vivere per mesi sperando che il telefono squilli non fa bene e non aiuta a gestire l’attesa.
- E’ rischioso scegliere enti che operano in un paese solo! Conferire il mandato a un ente che si occupa di adozione internazionale in un solo paese può essere un problema. Se per qualsiasi motivo (colpo di stato, caduta del governo, corruzione, crisi economica….) l’adozione viene chiusa, anche temporaneamente, l’ente scelto non ha un altro paese su cui eventualmente indirizzarvi. O aspettate che la situazione si sblocchi o dovete cambiare ente con tutto quel che comporta.
- Referente dell’ente in loco! Quando sarete nel paese di vostro figlio, la vostra attenzione, i vostri sentimenti e le vostre emozioni saranno sottosopra. L’unica “preoccupazione” che dovete avere è la vostra famiglia. Avere con voi una persona che vi accoglie, vi accompagna e vi segue è fondamentale, soprattutto se vie, uffici, timbri, bolli sono scritti in cirillico o con ideogrammi e non si conoscono usanze, riti, orari etc. Inoltre per qualsiasi necessità ( problemi di salute, dove fare la spesa, gite o ristoranti consigliati…) avere un referente in loco è una gran sicurezza.
- Firmerete un contratto con l’ente scelto che durerà sino all’abbraccio con vostro figlio. Siate sicuri di aver chiaro tutto l’iter, compreso cosa comporta, nel caso succedesse per i più svariati motivi, la revoca del mandato.
- cosa sono l’ente autorizzato, l’albo degli enti e in cosa consiste l’autorizzazione;
- dettaglio dei paesi e degli enti autorizzati che sono operativi e accreditati;
- l’adozione internazionale.
cara sig.ra
mi hanno detto che l ‘Ucraina non riconosce gli Enti. Ciò vuol dire che si potrebbe adottare un bambino senza il supporto dell’ ente e poi portare tutti i documenti in Italia per regolarizzare e riconoscere l’ adozione.
è vero o no?
Grazie
Alexandra
La risposta è NO. Prima del 16 novembre 2000, il supporto di un ente o di una associazione era facoltativo, poi, in seguito all’entrata in vigore dell’attuale normativa è OBBLIGATORIO rivolgersi ad un ente facente parte dell’albo predisposto dalla CAI.
Cito dal sito della CAI (Commissione Adozioni Internazionali)
(…Dopo avere ottenuto l’Idoneità all’adozione Internazionale… Quarta tappa:)
TEMPI: la coppia deve iniziare la procedura rivolgendosi ad un ente autorizzato entro 1 anno dal rilascio del decreto di idoneità.
SOGGETTI: Ente Autorizzato, Coppia
LUOGO: una delle sedi dell’ente autorizzato scelto dai coniugi;
ITALIA
La coppia in possesso del decreto di idoneità, deve iniziare entro 1 anno dal suo rilascio la procedura di adozione internazionale, rivolgendosi ad uno degli enti autorizzati dalla Commissione per le adozioni internazionali.
In questa fase la coppia può orientarsi verso un paese tra quelli nei quali l ente opera. Quasi tutti gli enti autorizzati organizzano degli incontri che hanno lo scopo di informare le coppie sulle procedure dei paesi in cui sono presenti, sulla realtà dell’adozione internazionale e di prepararli, con la collaborazione di psicologi ed altri esperti, al loro futuro ruolo di genitori adottivi.
Rivolgersi ad un ente autorizzato è un passo OBBLIGATO perché si possa realizzare una valida adozione internazionale. L’ente segue i coniugi e svolge le pratiche necessarie per tutta la procedura.
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Mi permetta un commento personale: il supporto di una associazione che si occupi stabilmente di adozioni in un determinato paese è garanzia di non incorrere in traffici illeciti, di non essere vittime di situazioni di corruzione o altre pratiche illegali e permette di avere costi più contenuti soprattutto presso i paesi dell’Europa Orientale dove i professionisti (avvocati, ecc.) hanno ormai tariffe pari se non superiori a quelle dei nostri professionisti.
Anche potendo, potrebbe essere un grave errore non affidarsi a qualcuno ben introdotto nel meccanismo amministrativo, legale e burocratico di tali paesi e contemporaneamente monitorato dall’istituzione italiana per la correttezza delle procedure nei confronti sia del minore che della coppia.
Gabriele
grazie Gabriele per il post,
io sono ucraina ( ed anche italiana), conosco bene l’ ucraina e ho avvocati che sono amici miei. perché devo spendere tanti soldi? Secondo me si può fare visto che l ucraina non riconosce gli enti.
grazie
Alexandra
Buongiorno,
avendo una figlia biologica di 8 anni e non riuscendo ad assentarci dal lavoro per periodi lunghissimi (tipo 2 mesi) mi consiglia dei paesi in cui la permanenza è breve?
Grazie
Premesso che nel corso del percorso che si compie le norme dei paesi possono variare, secondo queste esigenze (e solo per questo) paesi da evitare sono sicuramente Brasile, Cile, Bolivia, Colombia, Ucraina che richiedono almeno 60 giorni di permanenza, la Russia che vuole tre viaggi (la durata dipende dall’ente), Sri Lanka (40 giorni), Perù (30-50 giorni), Nepal (30 giorni), Kazakistan (3 viaggi di 30, 7 e 7 giorni).
Più brevi risultano i tempi di permanenza in Cina richiede 3 settimane, come Vietnam, Thailandia e Cambogia (che è attualmente bloccata), Etiopia (2 viaggi di 4 e 7 giorni), India (10 giorni), Burkina Faso (15 giorni) , Filippine (1 settimana).
Altri paesi hanno tempi di mesi o presentano caratteristiche dei bambini non compatibili con la presenza di un figlio di otto anni, ecc… non escludo di averne dimenticato qualcuno, ma i vincoli non finiscono con i tempi di permanenza (che in periodo scolastico potrebbero essere oggettivamente difficili da gestire), ci sono paesi che pongono vincoli relativamente alla presenza di fratelli nella famiglia che adotta. L’adozione internazionale con un figlio già adottato o biologico risulta essere mediamente un po’ più difficoltosa. Non tutti gli enti sono pienamente disponibili, non tutti i paesi accettano la candidatura della famiglia adottiva.
I tempi che ho elencato sono tratti da informazioni provenienti dai maggiori enti per esperienza e numero di adozioni annuali. Il consiglio che mi sento di dare è quello di contattarne un congruo numero anticipando la presenza del figlio e conseguentemente la necessità di un percorso sostenibile. Qualche risposta positiva tornerà.
Salve,
ho letto che in alcuni casi è difficile per una famiglia che ha già un figlio biologico (come nel nostro caso), adottare, che ci sono paesi o enti che non accettano le richieste. Io e mio marito abbiamo per l’appunto un bambino di 8 anni e siamo intenzionati ad adottarne uno o 2. visto che dalla risposta a Manu sono trascorsi 3 anni, volevo sapere se è cambiato qualcosa.
grazie
Buongiorno! Noi vorremmo contattare qualche ente ufficiale a MILANO per adottare in Armenia : Potresti consigliarci su chi effettua incontri informativi su Milano e quali sono i requisiti per l’adozione in Armenia? Grazie.
Carissimo Bruno,
gli Enti Autorizzati operativi in Armenia sono: Arcobaleno Onlus, Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze e Famiglia Insieme. Le consiglio di contattarli per verificare quale tra questi risponde meglio alla vostre esigenze. Trova i riferimenti nella sezione GUIDA ADOZIONI cliccando su “Enti Autorizzati e Paesi”.
Cordialmente
Ivana Lazzarini
Salve
siamo una coppia che si è introdotta in questa avventura e stiamo terminando da poco i colloquio per poi avere l’idoneità dal Tribunale dei bambini, nella speranza che tutto vada bene.
Stiamo ancora decidendo per il tipo di adozione nazionale/internazionale e dobbiamo dire che non è facile…..anche se quella nazionale ci preoccupa per i lunghi tempi di attesa e il basso numero di bambini adottabili rispetto alle domande (suggerito dagli assistenti!!).
Qualcuno può darci qualche suggerimento anche se logicamente la risposta che viene ovvia è: la scelta è vostra e personale.
Inoltre se dovessimo intraprendere l’adozione internazionale abbiamo letto che i tempi di permanenza in loco dipendono molto dal luogo in cui si va. Per motivi di lavoro sono pochissime le aziende che concedono anche solo un mese di assenza e c’è la probabilità che quando rientri ti aspetta il direttore con la lettera di licenziamento in mano.
Abbiamo letto che nei paese Asiatici tipo Cina, Vietnam…… richiedono poche settimane di permanenza. La domanda che ci viene da chiedere è: abbiamo letto che ci sono molti ENTI e non abbiamo la più pallida idea su come scegliere l’ENTE. Qualcuno può dare un suggerimento o dei nomi su qualche paese asiatico come Cina richiede 3 settimane, come Vietnam, Thailandia e Cambogia (che è attualmente bloccata), Etiopia (2 viaggi di 4 e 7 giorni), India (10 giorni), Burkina Faso (15 giorni) , Filippine (1 settimana)?
In attesa di qualche risposta ringraziamo.
Gentile Christian,
oltre ai suggerimenti presenti nell’articolo, vi consiglio di rivolgervi ad una Associazione di genitori adottivi vicina alla vostra residenza (http://www.italiaadozioni.it/?page_id=2906). Potrete così esporre i dubbi sull’adozione nazionale ed internazionale e troverete sostegno nell’affrontare le scelte e il cammino adottivo. Cordialità.
Ivana Lazzarini
buona sera io vorrei adottare un bambino grande anche se ho 33 anni vorrei aiutare un bambino siamo una famiglia con tre bambini e ci terrei tanto ad’aiutare un bambino come fu fatto a me quando ero adolescente . Sono stata una bimba abbandonata e dopo vari abbandoni e problemi miei personali venni adottata a 15 anni da una famiglia pugliese e grazie a loro io sono una persona nuova . Anche se sono madre di tre bambini uno di 10 una di 8 e il piccolo di 3 anni desidero tanto ricambiare l’aiuto che ho avuto io a un altro ragazzino !! Forse sto sognando troppo ho anche una bambina con adozione a distanza in Brasile ma desidero con il cuore di poter aiutare ancora un bimbo di persona direttamente chi meglio di me potrebbe … saprei già cosa prova come si sente , perchè si può diventare grandi e avere una vita normale ma il dolore e il vuoto che si ha dentro si porta in eterno con se . Chiedo se ho speranze nel realizzare questo o se mi illudo soltanto ? Cordiali saluti Vittoria Matteucci Arena .
Gentile Vittoria,
in merito alla sua domanda, rilevo che nel caso di figli già presenti nella famiglia richiedente l’adozione, è prassi dei Tribunali per i Minorenni applicare il principio del vincolo di primogenitura , per cui tra l’adottato e i figli , biologici o adottati, già presenti in famiglia, deve esistere una differenza minima di età che può variare a seconda del Tribunale adito. Pertanto, consiglio di verificare la prassi applicata presso il Tribunale territorialmente competente. In ragione di ciò dubito fortemente che con un bimbo di tre anni, sia possibile adottare un minore che gli sia maggiore di età. Cordiali saluti.
Avv. Emanuela Signorelli
Salve, io e mio marito siamo agli inizi del percorso adottivo e per non avere rimpianti abbiamo consegnato entrambe le domande, nazionale e internazionale. Avremmo solo una curiosità che spero ci possiate togliere, per tutti gli enti internazionali è necessaria la partenza?
Carissima Francesca, per quanto riguarda l’adozione internazionaòle, l’incontro con il proprio figlio avviene sempre all’estero nel Paese di residenza del minore. Potrebbero verificarsi delle eccezioni, ma di eccezioni appunto si tratterebbe. Coriali saluti
Buongiorno,
Vorrei avere indicazioni circa gli enti più sicuri ed affidabili per adozioni internazionali.
Noi siamo di Pistoia.
Grazie.
Francrsca
Gentile Francesca,
per avere delle idee con le quali orientare la scelta la rimando all’articolo “Come scegliere l’ente” http://www.italiaadozioni.it/la-famiglia/%e2%80%a2come-scegliere-lente/. La scelta dell’Ente è personale, deve scattare un rapporto di piena fiducia che nasce solo dalla verifica dei futuri genitori. Cordiali saluti
Buongiorno, sono una moglie e mamma di tre bambini.
Abbiamo maturato il desiderio di allargare la nostra famiglia e intraprendere il percorso dell’adozione internazionale.
So che a livello legislativo non ci sono particolari vincoli relativi alla presenza di figli biologici, ma vorrei sapere se qualcuno può darci informazioni realistiche sulla possibilità concreta per la nostra famiglia di adottare un bambino.
Grazie
Gentile Vera,
conviene che chiediate un colloquio informativo presso i Servizi Sociali Territoriali della vostra zona di residenza. In questo modo potrete approfondire le possibilità e le motivazioni della vostra disponibilità. Cordiali saluti
Salve a tutti,noi abbiamo presentato domanda di adozione nazionale 3-anni fa,e a parte 2 chiamate per abbinamenti Non andato a buon fine,più nulla aspettiamo ancora..ora stiamo pensando all adozione internazionale anche se ci pare parecchio difficile sia psicologicamente che economicamente ma la voglia di avere una famiglia nostra è tanta..Chi può darci dei consigli?su degli enti onesti noi siamo in Puglia
Per quanto riguarda l adozione nazionale cosa ci dite dobbiamo sperare ancora che qualche bambino in cerca di amore ha bisogno di noi?ci chiamerà qualcuno?
Gentile Claudia, la disponibilità all’adozione nazionale ha una validità di tre anni, passati i quali decade. Da quello che lei scrive, per la vostra coppia sono ormai trascorsi. Sta quindi a lei e a suo marito decidere se rinnovare la disponibilità. Cordiali saluti
Buongiorno, mio marito ed io abbiamo dato disponibilità per l’adozione nazionale ed internazionale. Mio marito è stato trapiantato di rene 14 anni fa e le condizioni fisiche attuali sono buone. Mi sapreste dire se c’è qualche paese che non pone limiti all’adozione per una persona con un trapianto? Grazie
Gentile Maria,
una volta ottenuta l’idoneità all’adozione internazionale, le consiglio di individuare gli Enti che soddisfano le vostre esigenze, – quali distanza da casa, Paesi d’adozione, etc.-, e chiedere direttamente a ciascuno di loro. In aggiunta può anche rivolgersi alla CAI Commissione Adozioni Internazionali per ulteriori delucidazioni in merito. Cordiali saluti